Lo smart working permette di aumentare la produttività: ecco i dati di un recente studio

In molti hanno iniziato a lavorare in smart working da quando la pandemia da Covid 19 ha preso il via, una nuova modalità di lavoro che sembra piacere molto e che potrebbe portare un numero elevato di persone a scegliere questa strada anche in futuro. Stando ad un recente studio infatti la maggior parte dei lavoratori si sente più produttiva e crede di poter ottenere vantaggi elevati lavorando da remoto.

Smart working, non necessariamente da casa

Quando pensiamo allo smart working, ci viene in mente una scrivania inserita in un angolo della casa o una stanza trasformata in ufficio, ma ovviamente c’è anche chi preferisce un luogo di lavoro indipendente dalla propria abitazione e sceglie quindi di andare a lavorare in un coworking oppure di prendere in affitto un ufficio direttamente in città.

Giusto per fare un esempio, A Torino esiste una realtà estremamente interessante che è perfetta per i lavoratori da remoto alla ricerca di un loro ufficio, realtà che è possibile scoprire direttamente al sito https://www.lanificioditorino.it/. In un edificio ristrutturato e riqualificato, sono presenti uffici di varia metratura con annessi servizi che facilitano il lavoro come portineria e custodia 24h/7gg, vigilanza notturna, parcheggio interno, bar e ristorazione interna, manutenzione e pulizia, riscaldamento autonomo, aree interne per la raccolta dei riti e per il carico e scarico delle merci.

Che si decida di lavorare da casa, da un ufficio appositamente affittato, dal bar del quartiere, dalla spiaggia, lo smart working come abbiamo poco fa affermato piace. Piace così tanto che stando da un recente studio sembra che la produttività dei lavoratori sia addirittura aumentata proprio grazie a questo nuovo modo di lavorare.

Smart working e aumento della produttività

Sul sito Adnkronos è stato riportato lo studio Marketers State of Remote Working 2021 promosso da Marketers. L’80% delle persone intervistate ha affermato di avere una maggiore produttività ogni qual volta non c’è un orario obbligatorio da dover seguire e un cartellino quindi da dover timbrare. Nel 37% dei casi, le persone senza obblighi di questo genere arrivano a lavorare anche più di 40 ore a settimana, senza sentirne assolutamente il peso. Il 39% ha infatti affermato di lavorare il giusto, non più del dovuto o in modo eccessivo. Il 97% degli intervistati si è detto proprio per questi motivi del tutto favorevoli a contrastare a lavorare in smart working, anche per il resto della vita. Il lavoro da remoto, da casa ma non necessariamente come abbiamo sopra avuto modo di osservare, sembra davvero essere il futuro.

Smart working: vantaggi maggiori rispetto ai rischi

Esistono anche degli svantaggi che meritano senza dubbio di essere presi in considerazione. Coloro che lavorano da remoto, specialmente i dipendenti, rischiano di doversi portare il lavoro sempre con sé e di dover essere molto più reperibili di quanto non fosse necessario in passato, lavorando dalla propria sede. Questo è il rischio più importante, ma è anche vero che basta un po’ di sana organizzazione per riuscire ad incastrare tutti gli impegni e alla fine quindi anche ad avere molto più tempo libero a disposizione. Tra gli altri lati negativi, la perdita del contatto umano con i colleghi, una perdita che non ha conseguenze negative a detta dei lavoratori solo sul livello personale, ma che potrebbe inficiare l’organizzazione stessa del lavoro. Questo è considerato un rischio di minore importanza comunque. Messi rischi e vantaggi sulla bilancia, sembra davvero che i vantaggi pesino molto di più.

Vacanze e smart working

Un altro importante dato che sta emergendo in queste ultime settimane, è il desiderio di molti lavoratori in smart working di conciliare vacanze e lavoro. Molte persone cioè hanno deciso di lavorare anche in vacanza, così da poter trovare il giusto compromesso tra carriera e riposo, così da poter lavorare da luoghi che hanno semplicemente dell’incredibile, con paesaggi mozzafiato. Molte persone addirittura scelgono di andare in vacanza insieme ad altri lavoratori, dividendo le spese di affitto di ville lussuose con piscina e giardino, un modo per staccare pur continuando a lavorare, un modo per coccolarsi un po’.

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