Medicina del lavoro, cos’è e quali competenze ha

Ne sentiamo parlare spesso soprattutto quando abbiamo una qualunque tipologia di attività. Trattasi della medicina del lavoro, ovvero di una branca della medicina, volta alla prevenzione, nonché alla diagnosi e alla cura delle varie patologie provocate in seno alle attività lavorative. Ma quali sono le competenze a riguardo? E qual è l’approccio dell’ordinamento italiano a riguardo?

Quali sono le competenze

Parliamo di medico del lavoro quando abbiamo a che fare con un professionista esperto nel settore in grado di individuare la natura dei sintomi di cui soffre il lavoratore.

Il medico del lavoro ad esempio riesce a stabilire se la patologia del dipendente sia dipesa dal contatto con agenti chimici (come acidi, basi forti o pericolose) che hanno potuto minare tutto l’organismo. Queste sostanze infatti possono compromettere il funzionamento respiratorio, digerente, tegumentario, e possono incidere negativamente sul sistema nervoso.

Grazie alla medicina del lavoro è possibile stabilire anche se ci sia stata l’inalazione di sostanze aerodisperse di variabile tossicità intrinseca, con il cui contatto si rischiano non poche conseguenze. Si tratta infatti di una tipologia di sostanze presenti in primis nelle fibre di asbesto che causano asbestosi, ma anche nella polvere di carbone (evenienza rara ai giorni nostri).

Il medico del lavoro ha la bravura per stabilire anche la possibile esposizione ad agenti fisici, comd le radiazioni ionizzanti o non ionizzanti, di energia varia. Più nello specifico raggi ultravioletti, raggi X, raggi gamma, il rumore, le vibrazioni, il microclima. Stesso discorso vale per agenti biologici come batteri, virus, parassiti e per fattori di rischio psicosociali come lo stress da lavoro correlato.

La normativa Italiana e la medicina del lavoro

Tutte le Aziende o Datori di Lavoro, non solo devono effettuare la Valutazione dei Rischi ai sensi del Decreto Legislativo 81/08 (cosiddetto “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza del Lavoro”) ma devono effettuare anche controlli sugli eventuali rischi indicati dalla norma sulla Sorveglianza Sanitaria, nominando un Medico Competente. 

I professionisti in questioni possono essere Medici Specialisti in Medicina del Lavoro e Medici autorizzati con i requisiti  indicati all’art. 55 del D.Lgs.vo 277/91 (ora soppresso). Anche i Medici Specialisti in Igiene e Medicina Preventiva oppure Medicina Legale e delle Assicurazioni hanno questa mansione purché si siano specializzati nel ruolo con un corso apposito. L’azienda dunque può:

  • convenzionarsi con una struttura pubblica o privata che assegna all’Azienda un proprio Medico Competente;
  • Rivolgersi ad un Medico Competente libero professionista. Per maggiori info visitare il sito alitec.it
  • assumere alle proprie dipendenze un Medico Competente

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