Che cos’è il bilancio aziendale d’esercizio
Riceviamo e pubblichiamo questo approfondimento scritto dal team del blog di Gianfranco Rienzi, commercialista esperto e revisore dei conti, senior partner in ArchimediA Consulting. Uno dei compiti principali delle aziende, in ambito contabile, è sicuramente quello di compilare ogni anno il bilancio d’esercizio. È proprio grazie ad esso che si può verificare lo “stato di salute” di un’azienda. Quando si parla di bilancio aziendale si entra principalmente nell’ambito dell’economia aziendale e delle verifiche necessarie ai fini dell’aggiornamento di report finanziari che siano significativi e completi. Un altro nome che, molto spesso, viene dato al bilancio d’esercizio è “foglio di bilancio“, termine derivante dall’espressione inglese “balance sheet”. Vediamo, più nel dettaglio, cos’è e come è composto il bilancio aziendale d’esercizio.
Che cos’è il bilancio aziendale d’esercizio
Il bilancio d’esercizio è il complesso di tutti i documenti contabili che ogni anno le aziende devono redigere al fine di identificare la propria situazione finanziaria e patrimoniale. La documentazione relativa ai bilanci aziendali, secondo la normativa vigente, dovrà essere sempre opportunamente conservata ed inoltre sono anche previste ulteriori indicazioni specifiche, in merito a quando deve essere approvato e depositato al Registro delle Imprese il bilancio aziendale. Possiamo dire che, solitamente, la redazione del bilancio deve essere fatta entro 120 giorni dalla fine dell’esercizio e che ogni azienda ha tempo 30 giorni per depositarlo al Registro.
Com’è composto il bilancio aziendale d’esercizio
Il bilancio contabile è composto da alcuni documenti contabili, tra cui lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico e la Nota Integrativa. Vediamo insieme di capire meglio cosa sono questi importanti documenti. Lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico vengono definiti come il cuore ed il cervello del bilancio aziendale d’esercizio. Il primo offre un quadro molto dettagliato di tutti i beni dell’azienda in un determinato periodo di tempo, oltre a dare informazioni in merito ad eventuali diritti che hanno i terzi sul patrimonio della società e su come la società, a sua volta, finanzia la proprietà ed usa il proprio denaro. Il secondo, invece, è collegato principalmente alla redditività dell’azienda e coincide, infatti, alla differenza che c’è tra i costi ed i ricavi. La nota integrativa è invece un documento utile a completare tutti i dati e le informazioni che sono state fornite dai due documenti precedenti. Grazie alla nota integrativa si possono infatti avere maggiori dettagli e considerazioni, al fine di valutare adeguatamente la situazione descritta dallo Stato Patrimoniale e dal Conto Economico. Più nel dettaglio, nella Nota Integrativa sono indicati:
? i criteri di valutazione che vanno considerati in riferimento ad alcune voci di bilancio;
? il calcolo della base imponibile;
? ulteriori dettagli in merito ai beni patrimoniali ed immobilizzazioni;
? informazioni su diversi aspetti generali relativi all’azienda.