Sicurezza nelle ristrutturazioni di edifici storici: come gestire i materiali pericolosi e proteggere la salute

Gli edifici storici sono un patrimonio prezioso, custodi di arte, cultura e tradizioni che meritano di essere tramandate alle generazioni future. Tuttavia, quando si procede a ristrutturarli, è fondamentale prestare particolare attenzione ai rischi legati ai materiali costruttivi impiegati in passato. Molto spesso, infatti, queste strutture celano sostanze oggi riconosciute come pericolose per la salute e l’ambiente.

Materiali pericolosi più comuni negli edifici storici

  1. Amianto
    Fino alla sua messa al bando in Italia nel 1992, l’amianto è stato largamente impiegato per le sue proprietà ignifughe e isolanti. Ancora oggi lo si ritrova in coperture (eternit), tubazioni, pavimentazioni in vinil-amianto, intonaci e canne fumarie.
  2. Piombo
    Spesso presente in vecchie tubazioni e vernici, il piombo può rappresentare un rischio se rilasciato nell’ambiente a causa di deterioramento o lavori di manutenzione.
  3. PCB (Policlorobifenili)
    Un tempo utilizzati in trasformatori e apparecchiature elettriche, i PCB sono noti per la loro tossicità e persistenza nell’ambiente.
  4. Formaldeide
    Impiegata in alcuni isolanti e materiali da costruzione, la formaldeide può causare problemi respiratori e irritazioni se liberata nell’aria.

Amianto: il “killer silenzioso”

Tra le sostanze da cui occorre difendersi con particolare cura spicca l’amianto, spesso definito “killer silenzioso” per la sua pericolosità. L’esposizione alle fibre di amianto può infatti favorire lo sviluppo di patologie gravi come:

  • Mesotelioma pleurico
  • Asbestosi
  • Carcinoma polmonare
  • Altre malattie dell’apparato respiratorio

Anche una minima esposizione può risultare dannosa nel tempo, rendendo indispensabile la massima cautela durante qualsiasi intervento di ristrutturazione che coinvolga l’amianto.

Perché è fondamentale rivolgersi a personale qualificato

La normativa italiana impone che le opere di bonifica e rimozione dell’amianto vengano eseguite esclusivamente da operatori specializzati. Questi professionisti devono avere:

  • Formazione specifica certificata: Corsi autorizzati dalle Regioni, volti a insegnare l’identificazione, la rimozione e la gestione sicura dei materiali contenenti amianto.
  • Conoscenza delle procedure operative: Per minimizzare il rilascio di fibre e garantire la sicurezza di cantiere.
  • Utilizzo corretto dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale): Maschere, tute, guanti e occhiali protettivi di adeguato livello di protezione.
  • Capacità di gestione delle emergenze: Per intervenire prontamente in caso di rilascio accidentale di fibre di amianto o altri materiali pericolosi.

Percorsi formativi e obblighi di legge

Per diventare addetti alla rimozione, smaltimento e bonifica dell’amianto, è obbligatorio seguire corsi di formazione autorizzati dagli enti competenti. Durante questi percorsi, si apprendono:

  • Metodologie di riconoscimento dei materiali contenenti amianto
  • Procedure di valutazione del rischio
  • Tecniche di rimozione e di messa in sicurezza
  • Modalità di smaltimento a norma di legge
  • Uso adeguato di attrezzature e DPI

Investire nella formazione non è soltanto un dovere normativo, ma un modo concreto per tutelare la salute di chi lavora in cantiere e di chi, successivamente, abiterà o visiterà l’edificio.

Conclusioni

Ristrutturare un edificio storico vuol dire recuperare un pezzo di memoria collettiva, ma anche confrontarsi con i possibili rischi derivanti da materiali ormai considerati pericolosi. Per questo motivo, è fondamentale:

  1. Verificare la presenza di sostanze nocive prima di avviare qualsiasi lavoro.
  2. Affidarsi a professionisti abilitati, capaci di gestire in sicurezza ogni fase delle operazioni di bonifica.
  3. Scegliere percorsi formativi certificati se si desidera specializzarsi in questa delicata attività.

Prevenire l’esposizione a materiali come l’amianto significa salvaguardare la salute di tutti: operatori, committenti e futuri fruitori degli edifici. Solo attraverso una formazione adeguata e il rispetto delle normative, infatti, si può garantire un lavoro di qualità, in grado di preservare sia la bellezza degli immobili storici sia il benessere di chi li vive. Per chi desidera specializzarsi in questo settore, esistono percorsi formativi certificati come il corso per addetti alla rimozione, smaltimento e bonifica amianto, che fornisce tutte le competenze necessarie per operare in sicurezza in questo delicato ambito.

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