Lavorare con i bambini: fare la Tata
Consegna degli attestati di qualifica professionale a 17 nuove tate familiari
L’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali comunica che martedì 24 novembre, alle ore 17.30, nella saletta di Palazzo regionale, l’Assessore Albert Lanièce consegnerà gli attestati di qualifica professionale a 17 nuove tate familiari che hanno sostenuto l’esame di qualifica nel mese di febbraio 2009, al termine di un corso di formazione, organizzato dalla Direzione politiche sociali dell’Assessorato sanità, finanziato dal Fondo Sociale Europeo e gestito da ENAIP Vallée d’Aoste.
Il corso, della durata complessiva di 500 ore, ha previsto 300 ore di lezioni teoriche in aula e 200 ore di tirocinio, svolte sia in servizi rivolti alla prima infanzia sia in affiancamento a tate familiari esperte, già operanti sul territorio regionale.
La tata familiare è un operatore educativo che accoglie uno o più bambini (al massimo quattro) di età compresa tra i tre mesi e i tre anni, presso il domicilio (proprio o della famiglia) o in un luogo terzo appositamente attrezzato.
Il servizio, che è caratterizzato da un’elevata flessibilità nell’erogazione e nelle modalità di fruizione, vuole coprire aree del territorio regionale più decentrate e meno colonizzate da asili-nido o garderies e offrire, rispetto a questi ultimi, delle caratteristiche organizzative, ambientali e affettive più vicine alla dimensione familiare da cui i bambini provengono.
La Regione Valle d’Aosta è stata la prima amministrazione in Italia a istituire e riconoscere la figura professionale della tata familiare, nel 2002: oggi le 39 tate in attività coprono in modo omogeneo il territorio, seguono corsi di formazione periodici e operano sotto la supervisione di due coordinatrici regionali.
«E’ una proposta alternativa all’asilo nido – afferma l’Assessore Albert Lanièce – che da una parte risponde ai bisogni di conciliazione tra responsabilità familiari e lavoro, dall’altra rappresenta una buona opportunità di impiego per le donne, soprattutto in zone di media e alta montagna.»
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