IL «GLASS CEILING 2025» DEL TOUR OPERATOR TUTTO AL FEMMINILE VAMONOS VACANZE: DA NOI IL 92% È DONNA

Il tour operator specializzato in viaggi di gruppo dove la parità di genere è rispettata anche per quanto riguarda i viaggiatori, con un 50% di donne e un 50% di uomini suddivisi per fasce di età, traccia un bilancio.

Dalla partecipazione politica al divario salariale, Vamonos-Vacanze.it, la piattaforma specializzata in viaggi di gruppoche recentemente è diventata un caso di studio sulla rivista scientifica Turismo e Psicologia” dell’Università degli Studi di Padova (volume XVII, fascicolo II), traccia un bilancio.

In un momento in cui, dopo le recenti elezioni negli Stati Uniti il mondo sembra di nuovo alla deriva e in netto contrasto con la speranza di una società più equa per tutti, torna in mente il modello Opra Winfrey.

«La regina dei media degli Usa è considerata anche in Italia un esempio emblematico della donna imprenditrice e in carriera» sottolineano le responsabili della piattaforma Vamonos-Vacanze.it, riferendosi ad uno dei personaggi più rappresentativi nell’ambito della lotta per la parità di genere.

Opra Winfrey ha da sempre combattuto contro il divario salariale di genere, riuscendo ad ottenere già negli Anni Ottanta del secolo scorso che la retribuzione delle lavoratrici donne all’interno dei suoi programmi fosse uguale a quella degli uomini.

Ma quale è la situazione oggi in Italia? In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2025, Vamonos-Vacanze.it presenta una sua analisi del «glass ceiling» —il soffitto di cristallo che ormai sempre più spesso riescono a sfondare— tracciando un bilancio di genere che tiene conto di 4 indicatori: partecipazione politica, presenza nei consigli di amministrazione delle aziende, partecipazione alla forza lavoro e divario salariale.

Secondo l’analisi, manca ancora un po’ di strada per raggiungere la perfetta parità con gli uomini, ma rispetto ad altre realtà, in Italia le donne sono effettivamente riuscite a conquistare un loro spazio, mentre non è così nella stragrande maggioranza degli altri Paesi.

«Da noi le candidate alle ultime elezioni politiche sono state ben 2.104 su un totale di 4.746 persone che si erano presentate, il 44,3% del totale. E andando poi a vedere il numero di elette, il valore risulta pari a 200 donne su un totale di 600 seggi, senza dimenticare che abbiamo per la prima volta anche un Presidente del Consiglio dei Ministri che è donna» sintetizza Vamonos-Vacanze.it.

Nei consigli di amministrazione delle società italiane quotate in borsa oltre un quarto delle posizioni è ricoperto da donne. Così come rimane relativamente alta la partecipazione delle donne alla forza lavoro, con un tasso di occupazione che secondo i dati al 4 marzo 2025 dell’Istat, relativi al mese di gennaio di quest’anno, risulta del 53,5% per le donne e del 67,2% per gli uomini.

Su base annua, sia per gli uomini sia per le donne, si osserva la crescita del tasso di occupazione (rispettivamente +1,5 e +0,5 punti) e la diminuzione di quello di disoccupazione (-0,8 punti tra gli uomini e -0,9 punti tra le donne).

«Quanto al divario tra stipendi maschili e femminili, questo è sceso al di sotto del 10% se si tiene in conto la retribuzione annuale lorda full time, contro una media Ocse del 15%» aggiunge Vamonos-Vacanze.it.

Secondo Eurostat, il differenziale retributivo tra uomini e donne in Italia è addirittura minore, stimato al 5% se si tiene conto della media delle paghe orarie nette dei lavoratori. L’Italia si collocherebbe così tra i Paesi più virtuosi, mentre molti altri Paesi attestano il differenziale al 20%, il quadruplo.

«Dati molto confortanti se consideriamo che nel 2014 in Italia il divario retributivo di genere valeva il 43,7%, a fronte di una media Ue del 39,3%» commenta il tour operator.

Nel resto del mondo, però, la situazione non è così rosea. I Paesi in cui, secondo i parametri rilevati da Media Research per conto di Vamonos-Vacanze.it, i livelli di parità dei sessi sono più bassi sono il Marocco (con un indicatore di parità di genere pari al 7%), l’India (8%), il Messico (12%), il Giappone (13%), il Cile (14%), la Spagna (15%) e perfino la Francia (18%).

I Paesi caratterizzati da una maggiore parità tra uomini e donne sono invece quasi tutti dislocati nel Sud-Est asiatico ed includono Filippine (66%), Thailandia (65%), Indonesia (61%), Vietnam (58%) e Corea del Sud (57%).

Secondo questo indicatore calcolato da Media Research per conto di Vamonos-Vacanze.it, l’Italia si trova tra i Paesi più virtuosi con il 52%. Ma vi è ancora molta strada da fare, soprattutto a livello di percezione, perché solo una minoranza della popolazione mondiale crede che uomini e donne siano trattati senza alcuna discriminazione di genere.

Comments

comments