Cos’è la pinsa: il segreto dell’impasto leggero che tutti amano
Specialità tipica della cucina romana, la pinsa è un prodotto morbido dentro ma croccante all’esterno. Ed è proprio questa la sua grande particolarità, il motivo per cui risulta leggera e dal sapore unico e speciale. Con una base per la pinsa nel frigo, possiamo sbizzarrirci tra ricette dolci e salate, ma perché risulta così buona? Vediamo cos’è la pinsa, il segreto dell’impasto leggero e le caratteristiche, citando le differenze con la pizza e qualche idea di farcitura. Perché, sì, è davvero la specialità che mette d’accordo tutti (persino chi è a dieta).
Cos’è la pinsa, la specialità romana
La pinsa romana è tra i prodotti più amati degli ultimi anni, un piatto assolutamente ricercato, che si caratterizza per un impasto leggero e altamente digeribile. Spesso tuttavia si compie un errore quando si parla di pinsa, affermando che si tratti di un piatto antico, ma in realtà è molto recente e soprattutto innovativo.
Molto simile alla pizza, è tuttavia ben diversa, frutto di un’evoluzione culinaria che ha portato alla nascita di un’alternativa al classico prodotto napoletano. In effetti è proprio l’impasto il suo segreto, di cui parleremo.
Le caratteristiche dell’impasto della pinsa
Possiamo considerarla una sorta di rivoluzione: per quanto sia simile alla pizza, e per quanto possa ricordare anche la classica pizza romana in teglia, in realtà somiglia a una focaccia. L’impasto non viene realizzato usando solo farina di frumento ma un mix di farine, ovvero quella di frumento, di riso e di soia, a cui infine viene aggiunta la pasta madre, un lievito naturale essiccato che fa tutta la differenza del mondo. Ciascuno di questi ingredienti rende la pinsa riconoscibile, perché restituiscono, alla fine, un impasto soffice all’interno e croccante all’esterno.
Questo prodotto, come anticipato, è recente nella storia culinaria romana: inventato nel 2001 da Corrado di Marco, è perfetto per chi ha sempre sognato di mangiare un piatto leggero, ad alta digeribilità e che comunque soddisfa il palato grazie alle farciture, persino gourmet, vegetariane o vegane.
L’impasto viene realizzato seguendo delle regole specifiche, ed è inoltre ad alta idratazione: per esempio, per un chilo di farina, vengono usati gli ingredienti della giusta misura in modo tale da garantire un prodotto unico nel suo genere. E non è tutto: l’impasto è anche a lunga lievitazione, che spesso va dalle 24 alle 72 ore.
Ci sono poi degli obblighi precisi, tra cui quello di non usare il matterello: l’impasto della pinsa va steso rigorosamente a mano, con stesura “pizzicata”, passaggio essenziale che la rende alveolata, piuttosto simile a una nuvola.
Differenze tra pinsa e pizza romana
Sia la pizza quanto la pinsa sono dei prodotti buonissimi, ma è bene non confonderli: dal momento in cui è stata strutturata la prima pinsa, ha avuto un successo importante, fino a diventare una specialità tipica romana conosciuta in tutto il mondo. Come detto, questo prodotto risulta un’alternativa interessante, con un mix di farine che non è presente nella pizza, soprattutto per chi desidera una specialità altamente digeribile e persino meno calorica. Le differenze ci sono anche in termini di calorie, ma attenzione: una proposta gourmet è di certo ben più calorica di una classica pinsa margherita.
Una specialità versatile che mette d’accordo tutti
Risulta chiaro fin da subito che ci troviamo di fronte a un prodotto da mangiare anche quando si è a dieta: in effetti molti sportivi la preferiscono alla pizza. C’è un punto di cui non abbiamo ancora discusso ed è la sua versatilità. Possiamo prepararla non solo nella variante salata ma persino dolce, così da concederci un dessert diverso dal solito a fine pasto.
La parola d’ordine è sperimentare: possiamo assaggiarla con prosciutto crudo, mortadella, prosciutto cotto, speck, pancetta e qualsiasi altro formaggio, sia a pasta filante quanto fresco. Anche i vegani e i vegetariani hanno l’opportunità di preparare la pinsa a casa con base già pronta, da cuocere semplicemente nel forno per pochi minuti, farcendola come preferiscono.
Questo prodotto si presta persino per un aperitivo sfizioso, magari tagliando a mo’ di tartine: diventa così la specialità ideale da servire durante le festività.